Wednesday, August 3, 2016
Friday, July 29, 2016
Tuesday, March 8, 2016
VIDEOKILLER - New Order, olden style: A unique take on Blue Monday. What would New Order's classic have sounded like in 1933?
New Order's Blue Monday was released on 7 March 1983, and its
cutting-edge electronic groove changed pop music forever. But what would
it have sounded like if it had been made 50 years earlier? In a special
film, using only instruments available in the 1930s - from the theremin
and musical saw to the harmonium and prepared piano - the mysterious
Orkestra Obsolete present this classic track as you've never heard it
before.
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Tuesday, January 12, 2016
Monday, January 11, 2016
OFF THE RECORDS - "Blackstar", il testamento di Bowie
(ANSA) - MILANO, 11 GEN - David Bowie ci ha lasciato due giorni dopo il suo 69/o compleanno, appena in tempo per salutare il suo pubblico con un disco che e' il testamento creativo di uno dei piu' grandi e indiscussi geni della musica popolare contemporanea. Alla luce della notizia che stamani ha scosso il mondo, 'Blackstar' sembra contenere diversi presagi della fine, provocata da un cancro che ha afflitto gli ultimi 18 mesi della sua vita. In questo senso l'immagine di un sole nero, listato a lutto, risulta evocativa non meno della scelta grafica di scomporre le lettere del suo cognome d'arte (Jones, all'anagrafe). Sulla copertina del disco, infatti, la scritta 'Bowie' e' stata trasformata in un criptico cartiglio di simboli alfabetici realizzati con frammenti di una stella, come il messaggio di un prossimo ritorno alle stelle, quelle stesse da cui sembrava provenire il suo Starman. Ancora piu' significative le parole di 'Lazarus', un brano che non a caso da' il titolo allo spettacolo di Broadway con il quale Bowie ha voluto chiudere la storia dell'uomo che cadde sulla Terra, raccontata nel romanzo di Walter Tevis e nell'omonimo film del 1976 da lui interpretato: l'alieno abbandona la superficie planetaria, torna a volare e canta "Guarda su, sono in paradiso... In questo modo e in nessun altro sai che saro' libero, proprio come quel passero azzurro: non pensi che mi si addica?". Lo stesso si puo' dire del videoclip della stessa 'Lazarus', pubblicato appena 4 giorni fa, in cui il cantautore pare levitare da un letto d'ospedale. "Ha fatto 'Blackstar' per noi, un dono d'addio", dice oggi Tony Visconti, storico produttore di Bowie dai tempi di Space Oddity. "Ha sempre fatto quello che ha voluto. E l'ha fatto a modo suo e nel modo migliore - scrive su Facebook -. La sua morte e' stata come la sua vita, un'opera d'arte. Sapevo da un anno che doveva andare cosi'. Ma comunque, non ero preparato per questo. Era un uomo straordinario, pieno d'amore e vita. Sara' sempre con noi. Per il momento, e' giusto piangere". 'Blackstar' non e' pero' solo una raccolta di presagi di un Duca Bianco trasformatosi in crooner oscuro, ma soprattutto il suo testamento musicale e culturale: la scelta di allontanarsi definitivamente dal rock rende questo 25/o e ultimo album una nuova e tristemente finale tappa della lotta alle convenzioni del pop che Bowie ha affrontato almeno fin dal 1969, sfidando i confini con le arti e i generi per modellare una poesia sonora sempre sorprendente. Ma l'album, ultima creazione realizzata nei mesi della malattia, lancia anche un messaggio piu' profondo: se negli anni '70 la sua professione di ambiguita' sessuale ha aperto a un nuovo ideale di tolleranza e uguaglianza, suggellato da creazioni musicali allo stesso tempo raffinate e popolari come l'iconico Ziggy Stardust, cosi' quest'ultimo azzardo jazz sperimentale sembra consegnare alla storia il messaggio che i mali anche piu' gravi e mortali non impediscono all'essere umano di creare. Dopo aver contribuito a smantellare i pregiudizi sulla sessualita', cosi', il testamento di Bowie reca in se' la fine dello stigma sociale che colpisce i malati, non piu' da vedere come elementi indifesi, un peso della societa' civile, ma portatori di diritti e idee, capaci fino all'ultimo di produrre come e meglio di quando la salute li assisteva: lo dimostra una vena creativa ricca, e forse ancora di piu' l'energia della interpretazioni, dove una voce forte riesce a esprimersi con credibilita' in un registro meno familiare all'artista e il jazz non e' la scusa per abbassare ritmi e volumi ma piuttosto il contrario. In questo senso un'ultima rivoluzione del costume, dopo aver attraversato i decenni come icona non solo di stile, potrebbe essere la vera eredita' del Duca Bianco.
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NEWS WAVE - Ciao Bowie! L'uomo che cadde sulla Terra è tornato tra le stelle...
(ANSA) - ROMA, 11 GEN - L'uomo che cadde sulla Terra e che molte volte aveva cambiato il corso del rock se n'e' andato due giorni dopo il suo 69mo compleanno e l'uscita del suo ultimo album, Blackstar, un lavoro di una profondita' sconosciuta al rock contemporaneo, consegnando alla storia la sua ultima incarnazione: quella del video di Lazarus, dove e' l'amico di Gesu' che avvolto da bende risorge dalla morte con le movenze meccaniche di un balletto espressionista. David Robert Jones, il nome con cui era registrato all'anagrafe di Londra, e' stato uno dei piu' grandi performer di sempre, senza discussione una delle personalita' piu' influenti della cultura popolare degli ultimi 50 anni, un simbolo di una creativita' costantemente spinta oltre le convenzioni. Una carriera cominciata negli anni '60 animata, fin dai primi passi, dalla precisa volonta' di ritagliarsi un suo spazio ben definito in un ambiente, la scena inglese, affollato di nomi come Beatles, Rolling Stones, Who, Pink Floyd. All'epoca dell'uscita, la fine degli anni '60, i suoi primi album, destinati poi a essere considerati dei capolavori, non ebbero l'accoglienza desiderata: Space Oddity, The Man Who Sold The World e Hunky Dory, che si muovevano tra atmosfere acustiche, visioni progressive, durezze rock, riferimenti espliciti a Warhol e ai Velvet Underground, aprivano la strada a un modo nuovo di concepire il rock. La vera esplosione a livello popolare coincide con la nascita della prima storica incarnazione di Bowie, Ziggy Stardust, un alieno con gli stivali rossi dalla zeppe altissime, i capelli arancioni, e un'esibita, e per l'epoca rivoluzionaria, ambiguita' sessuale. Spinto dalla sua ammirazione per Lou Reed e Iggy Pop, mettendo a frutto la sua esperienza con Lindsay Kemp, non solo creo' uno dei suoi piu' celebri alter ego ma uno degli album piu' influenti e di maggior successo della sua carriera, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and The Spiders From Mars, dove ci sono canzoni come Starman, Suffragette City, Rock'n'Roll Suicide. Il successo fu clamoroso, segno' l'esplosione del Glam Rock, gli apri' le porte dell'America e mise Bowie al centro della scena. Ziggy divento' talmente popolare che gia' nel 1973 il suo creatore decise di lasciarlo scomparire con il leggendario concerto all'Hammersmith di Londra. Gia' il successivo Aladdin Sane, che contiene classici come The Jean Genie, Changes, comincia a manifestare il desiderio di cambiare orizzonti musicali. Con Pin Ups, un album di cover e il successivo Diamond Dog, un concept album ispirato a 1984 di George Orwell e Ragazzi Selvaggi di William Burroughs e costruito attorno alla figura di Halloween Jack, si chiude il periodo di formazione e l'esperienza piu' direttamente legata al suono Glam. Il cambiamento definitivo avviene con Young Americans in cui diventa manifesta la passione per la Black Music: il suono diventa funky, molto piu' pop. Nel 1976, mentre l'uso smodato di cocaina va di pari passo con lo studio dell'occultismo, ispirato dal personaggio interpretato nel film L'uomo che cadde sulla terra di Nicolas Roeg, Bowie fa nascere un altro celeberrimo alter ego, il Duca Bianco, la figura che e' al centro di Station to Station, l'album che fa da punto di passaggio tra il funky pop di Young Americans e le atmosfere della trilogia berlinese. Low, Heroes, (l'unico dei tre registrato effettivamente a Berlino) e Lodger sono tre titoli profondamente influenzati dalla nascente scena elettronica tedesca (Kraftwerk, Tangerine Dream) e realizzati con la collaborazione di Brian Eno, dischi di enorme importanza per l'influenza avuta sulla musica degli anni a venire e la dimostrazione di un coraggio creativo fuori dal comune. Con Scary Monster comincia un altro periodo della carriera di David Bowie che con Let's Dance, prodotto da Nile Rodgers degli Chic, raggiunge il culmine del suo successo internazionale svoltando verso atmosfere piu' apertamente dance. Il clamoroso successo fini' per mettere in crisi l'ex Ziggy Stardust che prima produsse tre album non altezza delle sue opere precedenti e poi si concesse la pausa, commercialmente disastrosa, hard rock quasi punk dei Thin Machine. C'e' voluto qualche anno prima che uscissero nel '93 Black Tie White Noise e il sofferto The Buddha of Suburbia. In realta' neanche la reunion con Brian Eno per 1.Outside ha rivitalizzato la sua carriera discografica che, anche per motivi di salute, si e' fatta sempre meno fitta di impegni. Nel 2013, dopo 10 anni di silenzio, era uscito The Next Day, due giorni fa l'ultimo capolavoro, Black Star, prodotto dall'amico di sempre Tony Visconti e suonato da alcuni dei migliori musicisti della nuova scena jazz americana. Una sorta di testamento musicale che segna l'uscita di scena di un personaggio che ha saputo cambiare a fondo la musica e il modo di essere artista. La passione per il musical (a Broadway sta andando in scena il suo Lazarus), le esperienze da attore che comprendono Furyo come Zoolander, la lunga stagione dell'ambiguita' e della trasgressione e la maturita' con il
solidissimo matrimonio con Iman e la geniale intuizione finanziaria (che gli frutto' una cifra altissima) di quotarsi in Borsa con i Bowie Bond, l'addio ai concerti (aveva avuto un infarto), l'ultima fase della vita passata in volontario ritiro segnata anche dall'accoglienza trionfale della mostra allestita l'anno scorso al Victoria & Albert Museum di Londra e dedicata ai memorabilia della sua carriera anche come icona di stile. Sono solo alcuni dei passaggi della vita di uno di quei personaggi che appartengono alla categoria degli "one of a kind": ce n'e' uno solo. La sua e' la lezione preziosa di un'artista sempre pronto a cambiare le regole del gioco, a spingere all'estremo il desiderio di novita' e di un'individualita' creativa, lungo un percorso che ha generato mondi musicali sempre nuovi e che si e' chiuso con uno dei capitoli piu' belli di una vicenda umana e artistica che gia' da
tempo e' leggenda.
solidissimo matrimonio con Iman e la geniale intuizione finanziaria (che gli frutto' una cifra altissima) di quotarsi in Borsa con i Bowie Bond, l'addio ai concerti (aveva avuto un infarto), l'ultima fase della vita passata in volontario ritiro segnata anche dall'accoglienza trionfale della mostra allestita l'anno scorso al Victoria & Albert Museum di Londra e dedicata ai memorabilia della sua carriera anche come icona di stile. Sono solo alcuni dei passaggi della vita di uno di quei personaggi che appartengono alla categoria degli "one of a kind": ce n'e' uno solo. La sua e' la lezione preziosa di un'artista sempre pronto a cambiare le regole del gioco, a spingere all'estremo il desiderio di novita' e di un'individualita' creativa, lungo un percorso che ha generato mondi musicali sempre nuovi e che si e' chiuso con uno dei capitoli piu' belli di una vicenda umana e artistica che gia' da
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Tuesday, September 8, 2015
Thursday, June 25, 2015
TALK TALK - Duran Duran again: "con il nuovo 'Paper Gods' smontiamo gli dei di cartapesta e vogliamo durare per l'eternità!"
Articolo e intervista di Enrico Franceschini per "la Repubblica"
«Chi sono gli dei di carta? Forse siete voi,
giornali e giornalisti, fa piacere vedervi ancora con il taccuino e la
penna in mano nell’era digitale, ma per quanto ancora scriverete così? O
forse siamo noi, tutte le rock band e noi quattro in particolare, dei
effimeri. Ma nel nostro caso con una piccola ambizione, quella di dare
il meglio a 50 anni e passa, chi l’ha detto che un artista raggiunge il
suo apice da giovane e poi vive di rendita?». Eccoli
qui i cinquantenni che a vent’anni inventarono il “nuovo romanticismo”,
via di mezzo tra il pop e David Bowie, e adesso provano a reinventarlo
con un nuovo album, il 14°, Paper Gods: dei di carta, o se vogliamo di
cartone, di cartapesta. Un album bello e potente, carico di echi del
passato ma anche indirizzato su strade nuove, con l’aiuto di un nutrito
gruppo di guest star che vanno dalla chitarra di John Frusciante alla
voce di Lindsay Lohan.
A vederli spaparanzati su un divano del Soho
Hotel, a far battutacce sul caffè ridendo di se stessi, i Duran Duran,
ovvero Simon Le Bon (voce), Nick Rhodes (tastiere), John Taylor (basso) e
Roger Taylor (batteria), non sembrano portare le cicatrici di bisticci e
separazioni, tantomeno i segni dell’età: del resto sono quasi bebè
rispetto alla generazione precedente, ai settantenni del rock come gli
ex-Beatles, i Rolling Stones, i Pink Floyd, e difatti ambiscono
“all’eternità”, non del tutto scherzosamente, come dice Roger Taylor:
restare sulla scena ancora «molto, molto a lungo».
Ma
cosa significa il titolo di questo album? «Viene dal verso di uno dei
brani, l’autore sono io, ma riflette un pensiero comune», risponde Le
Bon, «Allude al denaro, ai media, a noi stessi, agli dei di carta che
credono di avere grande potere e invece non ce l’hanno, sono anch’essi
effimeri in questa era digitale in cui tutto passa, ma è anche un titolo
volutamente ambiguo, ognuno può leggerci quello che vuole».l coinvolgimento degli altri artisti? «John Frusciante ci ha chiamati
quando ha saputo che lavoravamo all’album», dice Rhodes, «chi gli
avrebbe detto di no, la sua chitarra è magica». «E Lindsay Lohan l’avevo
conosciuta anni fa in uno studio discografico », continua Simon, «siamo
diventati amici, la sua voce aggiunge qualcosa di unico, di sensuale,
da vera diva». Osserva Roger Taylor: «Rispetto agli esordi
siamo più consapevoli dei nostri mezzi, più maturi e determinati.
Sappiamo meglio quello che vogliamo. Del resto è impossibile saperlo a
19 anni e a 30 ti preoccupi al massimo dei sei mesi successivi, non di
quello che farai a 50 anni. Ora invece ci pensiamo. Vogliamo
durare ancora molto a lungo: per l’eternità, perché no». Certo, lo
incalza Le Bon «di solito si pensa che un cantante dia il suo meglio da
giovane, quando è vivace e pieno d’energia, ma anche la maturità
artistica ha i suoi vantaggi e noi aspiriamo a raggiungere il vertice
della nostra produzione, ad avere ancora un grande avvenire, anche da
ultracinquantenni». Si sono lasciati e ripresi, adesso come va? «La verità è che, pur fra
momentanee separazioni, la nostra unione è stata molto longeva», dice
Nick. «Quando sei giovane è più facile stare insieme, ci sono solo i
membri della band, poi ognuno ha amori e famiglie, le relazioni si fanno
più complesse. Faccio un esempio, sono state lanciate tante accuse a
Yoko Ono, ma non credo lei volesse far del male ai Beatles, voleva solo
fare del bene a John Lennon. Noi quattro comunque stiamo bene insieme e
insieme vogliamo produrre un nuovo rinascimento». Ottanta, la stagione della loro affermazione
«sono stati anni di grande creatività artistica, non solo per noi,
venivano fuori Madonna, Prince, gli U2, mentre David Bowie continuava a
stupire », spiega John Taylor. «E poi qui a Londra, anzi proprio a Soho,
c’era una quantità indescrivibile di talenti, nasceva la videomusica
che avrebbe contribuito a cambiare anche la musica: è stato fantastico
fare parte di quel momento ». I
Duran Duran torneranno in Italia? «Senz’altro, avete un pubblico
meraviglioso a cui siamo affezionati», assicura Le Bon. «Il ricordo più
bello è di tanti anni fa. A Roma fummo invitati a Cinecittà per
incontrare Fellini. Ma lui si scusò dicendo che doveva andare dal
dottore. Il problema, disse, è che adesso la mia potenza sessuale è
tutta qui, e indicò il cervello, mentre io vorrei farla scendere più in
basso».
Friday, May 22, 2015
Thursday, April 23, 2015
Friday, February 13, 2015
Friday, January 30, 2015
NEWS WAVE - Ciao Maurizio!
E' morto all'età di 72 anni a Varese Maurizio Arcieri, già nei New
Dada poi fondatore dei Krisma: l'artista - riferisce il quotidiano
online Varese News - è spirato ieri all'ospedale di Varese per ragioni
al momento non rese note.
Protagonista del movimento beat italiano come co-fondatore dei New Dada, Arcieri debutta come solista nel 1967 con il nome d'arte di Maurizio, pubblicando - tra gli altri brani - la hit "5 minuti e poi". Nel 1976, a Londra, fonda con Christina Moser - che sarebbe rimasta poi sua compagna di vita fino alla fine - il duo Krisma. Dopo un soggiorno negli Stati Uniti, negli anni Ottanta, Arcieri tornò in Italia, dove lavorò come autore televisivo e produttore.
Protagonista del movimento beat italiano come co-fondatore dei New Dada, Arcieri debutta come solista nel 1967 con il nome d'arte di Maurizio, pubblicando - tra gli altri brani - la hit "5 minuti e poi". Nel 1976, a Londra, fonda con Christina Moser - che sarebbe rimasta poi sua compagna di vita fino alla fine - il duo Krisma. Dopo un soggiorno negli Stati Uniti, negli anni Ottanta, Arcieri tornò in Italia, dove lavorò come autore televisivo e produttore.
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Thursday, December 4, 2014
LIVE AND KICKING - "Johnny&Mary" by Bryan Ferry and Todd Terje
Bryan Ferry joined Todd Terje on stage for the first time in August 2014
to perform their collaboration 'Johnny & Mary'. Ferry had earlier
played with his band on the same stage and joined Terje halfway the
Norwegian's set. This is the first time they had performed the song
together, and indeed the first time Ferry had sung it since the
recording session in 2013.
Tuesday, November 4, 2014
Friday, October 24, 2014
Wednesday, September 24, 2014
Tuesday, September 9, 2014
NEWS WAVE - Madonna, che tempi! Una mostra fotografica di Deborah Feingold a Bologna ripercorre i mitici anni '80
Era il 1982 e Deborah Feingold cattura per la rivista "Star Hits", una giovane ragazza ambiziosa con un forte senso dello stile e una forte presenza scenica. Ora quella serie di scatti consapevoli, sensuali e determinati verrà presentata in una mostra "Madonna New York 8o's", inedita per l’Italia alla galleria ONO di Bologna. in 40 anni di carriera Feingold ha rincorso e fotografato quasi tutte le pop star prima che diventassero super star. E soprattutto Madonna quando non era ancora Madonna, ma agli inzi di carriera si barcamenava facendo un po' di tutto: cameriera, ballerina, attrice e cantante. Il giorno dello shooting, Madonna arrivò nel piccolo appartamento della Feingold, utilizzato dalla fotografa anche come studio. Il letto e il tavolo della cucina, una volta ripiegati, lasciavano infatti posto alla macchina fotografica e alle luci. A Deborah bastò mezz’ora per prendere confidenza con la neonata popstar e concludere un servizio fotografico in cui una giovane Madonna gioca sul set con diversi elementi, che hanno dato vita a quella serie di scatti consapevoli, sensuali e determinati che per la prima volta vengono presentati in una mostra "Madonna New York 8o's", inedita per l’Italia alla galleria ONO arte contemporanea di Bologna dal 18 settembre al 31 ottobre. Insieme alle immagini raccolte anche nel catalogo dove vengono immortalati tutti i protagonisti della New York anni Ottanta abitata da Grace Jones, Cindy Lauper i Beastie Boys, Brian Eno, Chrissie Hynde, Rem, Keith Richards, James Brown, Joey Ramone, John Lydon, Jim Jarmusch & Tom Waits, Sinead O’Connor, Cindy Lauper, David Byrne, Annie Lennox, Yoko Ono, Mary J Blidge, Bono, Billy Idol, Echo & the Bunnymen, Boy George, Mick Jagger, Elvis Costello, Brian Ferry...
Fotografati così come Deborah racconta in questa intervista a Hunger Tv
Saturday, September 6, 2014
Thursday, September 4, 2014
LIVE AND KICKING - La prima volta dei Blondie in Italia!

un mito punk che ingenuamente vorrebbe reincarnarsi nelle magliette dello storico club 'CBGB' indossate da molti spettatori (oltre che, a buon diritto, dallo stesso Clem Burke sul palco), ma che va oltre gli anni '70 e si contamina, come la discografia dei Blondie ha saputo dimostrare toccando negli anni discomusic, reggae e pop e trovando cosi' un suo posto nella storia.
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Monday, July 28, 2014
LIVE AND KICKING - Monarchy live in Barcelona ("Living without you")
Posted on by La Monda
Stealing the magic of the moment, that obsession of the human being of capturing the surroundings, the vibe, of being able to recreate the situation again and again in your head. A month ago we had the chance to do it; today we bring you in exclusive the track “Living Without You” by Monarchy, live in Razzmatazz, Barcelona and filmed in collaboration with PressRec. It’s been a pleasure to work with such a great team; hope it’s the first stolen moment of many to come.
Wednesday, May 28, 2014
Monday, May 26, 2014
Wednesday, May 21, 2014
Monday, May 19, 2014
"Se sapessi com'e' il futuro probabilmente non ve lo direi. Lo farei". @giorgiomoroder, oggi al #WiredNextFest.
#wnf14
— Leo Damerini (@LeoDamerini) 18 Maggio 2014
Friday, May 16, 2014
Tomorrow @giorgiomoroder at @wireditalia Next Festival (Milano, Giardini Via Palestro). Be there! http://t.co/kcV9ZRpn0B
— Leo Grant (@Leo_Grant) 16 Maggio 2014
Saturday, May 10, 2014
Friday, May 9, 2014
VIDEOKILLER - "Come Home" by IAMX
From the album 'The Unified Field', available digitally (find links below) and at http://www.boutiqueiamx.eu
Video directed and edited by Chris Corner
Filmed by Chris Corner and Janine Gezang
An Orphic Production
Music written and performed by Chris Corner (IAMX), produced by Jim Abbiss
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Thursday, March 27, 2014
OFF THE RECORDS - Il ritorno di Peter Murphy dei Bauhaus!
Peter
Murphy, storico cantante dei Bauhaus, leggendaria band
dark wave inglese, annuncia il suo ritorno, a distanza di tre anni dal
precedente Ninth, con il decimo album
della sua carriera solista, Lion, in uscita il 27 maggio per Nettwerk
Music Group.
Dopo lo scioglimento dei Bauhaus nel 1983, Peter
Murphy intraprende, due anni più tardi, una fruttuosa carriera solista,
pubblicando una serie di dischi che lo hanno coronato come uno tra i più grandi
artisti della storia del rock, a cui si aggiungono preziose collaborazioni tra
cui quella con Trent Reznor dei Nine Inch Nails e Mick Karn, ex bassista dei
Japan.
Prodotto da Youth (già al lavoro con Killing Joke e The Verve), Lion contiene 11 tracce che, in
poche parole, fanno sentire il cuore in gola, spaziando da bassi prepotenti e
crudi a suoni più armoniosi e sinfonici. In un’intervista a Billboard Murphy
descrive Lion come “a
mixture of stuff…almost like operas for the dispossessed. It's very romantic
and very deep and emotional, quite symphonic in places, but then becomes, like,
a rabble-rousing pirate sea shanty.” Un disco molto personale,
confidenziale, intimo e sofisticato. Ben tornato Peter Murphy!
Dopo
aver passato buona parte del 2013 in tour in occasione dei 35 anni dei Bauhaus con l’acclamato Mr. Moonlight Tour, Peter Murphy è pronto a tornare con il
suo nuovo progetto e un lungo tour che partirà a fine maggio in Nord America.
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info: www.petermurphy.info - www.facebook.com/petermurphyinfo
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Wednesday, March 19, 2014
LET'S TOUR - Simple Minds, 6 tappe in Italia con i greatest hits
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - I Simple Minds tornano in Italia con The Greatest Hits Tour, un grande concerto che celebra i loro maggiori successi da Don't you forget (about me) a Belfast Child e Love song, da Alive & Kicking a Waterfront: a luglio saranno a Taormina (24), Molfetta (26), Roma (27), Ferrara (28), Lignano Sabbiadoro (29) e Torino (30). I fan italiani potranno ascoltare dal vivo i piu' grandi successi di uno dei gruppi che - con cinque acclamatissimi album - ha segnato la storia del rock. Con oltre trent'anni di carriera e piu' di sessanta milioni di album venduti in tutto il mondo, i Simple Minds hanno pubblicato lo scorso anno Celebrate - The Greatest Hits (Virgin/EMI), una nuova raccolta dei loro piu' grandi successi che ripercorre la lunga carriera della band di Glasgow, dagli esordi del 1979 fino all'ultimo Graffiti Soul, oltre a due brani inediti incisi appositamente per questo progetto, Blood Diamonds e Broken Glass Park. Queste le date: 24 luglio Taormina - Teatro antico, 26 luglio Molfetta - Banchina San Domenico, 27 luglio Roma - Cavea Auditorium, 28 luglio Ferrara - Piazza Castello, 29 luglio Lignano Sabbiadoro - Arena Alpe Adria, 30 luglio Torino - Gru
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Memories fade
"Memories fade but the scars still linger,
I cannot grow,
I cannot move,
I cannot fell my age,
The vice like grip of tension holds me fast,
Engulfed by you,
What can I do,
When history’s my cage...
Look foward to a future in the past".