(di Paolo Biamonte per l'Ansa)
ROMA, MAG. - Gli anni '80 sono lontani e tutto il tempo passato e' nei Duran Duran di oggi, quattro cinquantenni che portano con disinvoltura e evidenti segni di pancetta i segni di un'epoca diversa. Simon Le Bon, Nick Rhodes e John Taylor sono stati il simbolo di una stagione e oggi non hanno nessun rimpianto ne' provano a riproporre un modo d'essere che li ha fatti diventare dei miti pop. Pochi mesi fa e' uscito 'All You Need Now', il loro nuovo album: sostanzialmente fanno i musicisti, senza l'assillo di essere un mito pop. ''E' grande fare ancora questo lavoro, per noi non c'e' molta differenza nell'atteggiamento con cui affrontiamo la musica che resta una questione d'amore - racconta Simon Le Bon -. Attorno a noi il mondo e' cambiato: quando abbiamo cominciato registravamo i nostri provini sulle cassette, oggi persino il cd e' un oggetto superato, anche il mercato e' molto diverso. I nostri dischi dell'epoca d'oro vendevano in media 5-6 milioni di copie, due anni fa siamo arrivati al primo posto in America con una cifra infinitamente piu' bassa, ma questo non vuol dire molto perche' fare il musicista e' un po' come essere un attore, qualche volta il tuo lavoro viene preso meglio, altre volte peggio, ma quello che piu' conta e' potersi esibire per un pubblico e mai come oggi il mercato della musica live e' stato cosi' vitale''. I trent'anni di carriera alle spalle danno ai Duran Duran la consapevolezza di ''essere una fonte di ispirazione per le band della nuova generazione - dice Le Bon -: gruppi come Killers, Franz Ferdinand, Kaiser Chief hanno sonorita' e strutture musicali che si ispirano a noi, d'altra parte nella musica e' sempre stato cosi'. Anche oggi noi siamo appassionati ascoltatori di musica, mi piacciono molto i Gossip e adoro l'ultimo disco di P.J. Harvey''. Anche la neo principessa Kate piace alla band, cosi' come il nuovo primo ministro inglese Cameron, ''un uomo che non ha paura di dare brutte notizie e di prendere decisioni difficili, in una situazione finanziaria molto dura che, soprattutto nel nord dell'Inghilterra, si fa sentire molto''. Quando erano il massimo del divismo pop, i Duran Duran erano praticamente inavvicinabili, vivevano assediati dalle fan e giravano nei cellulari della polizia, un incubo per i giornalisti che dovevano incontrarli. Oggi sono molto disponibili, sorridenti, quattro signori che, tra alti e bassi, separazioni, progetti falliti, si sono rimessi insieme e si godono la vita del rocker senza troppi fronzoli, ben consapevoli che tutto sommato gli e' andata di lusso. ''Fare questo lavoro e' un privilegio - dice Le Bon -: nella vita le cose cambiano ma certamente se mi guardo indietro e penso a tutte le cose che abbiamo fatto mi rendo conto che da ragazzino neanche mi sognavo di raggiungere simili obiettivi. La musica e' il grande amore della nostra vita e non si puo' non ritenersi fortunati quando si pensa che per tanta gente i Duran Duran rappresentano una parte importante della loro vita''.
Simon è ancora trombabile
ReplyDeletepiù che altro sono ancora più vivi che mai, e l'ultimo album - dopo un paio che non mi hanno entusiasmato - lo dimostra, così ricco di sonorità eighties...viva i Duran!
ReplyDeletecmq questo blog è fantastico...continuate così!!!
ReplyDeleteGreat work with " All you need is know" !!!!!!
ReplyDeleteBecause so many times 80's come - back and revival
are soooo pathetic....
but this one is unexpected, well targeted for all Duranies' fans !!!!
which come back did you referr to?
ReplyDeleteI N X S..... with " Original sin" from November 2010
ReplyDeletehttp://www.deezer.com/listen-7562783
new Duran's CD is the best of their last 10 years, no doubts
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