Monday, December 16, 2013

NEWS WAVE - Tutti a Roma, alla mostra sugli anni '80 "Dark Portrait"

b roberto e guidoArticolo di Ernesto Assante (dal suo blog)
b DamianaC'è una bella mostra a Roma, alla s.t fotolibrearia di via degli Ombrellari 25, si intitola Dark Portrait, con delle belle fotografie di Dino Ignani. In quegli anni c'ero anche io, non ero dark ma frequentavo i club della Capitale dove si muoveva la scena della new wave romana, dal Uonna al Murales, dal Black Out all'Olimpo, dalle serate Danceteria all'Executive a quelle dei Piper, dal videobar di Corso Vittorio del quale ora mi sfugge il nome all'Hemingway di piazza delle Coppelle, all'X e Metal X di via Rasella e molti altri posti ancora. Era una scena vivacissima, con tante nuove band, molti artisti di ogni genere, tantissimi "pretenders", ragazzi ognuno con il suo stile, la sua personalità, la sua storia. E' stata una stagione fantastica che Dino Ignani, all'epoca, fotografò con costanza. Molte facce le ricordo perfettamente, alcuni sono ancora miei amici, molti altri li avevo dimenticati e li rivedo con affetto. Sono centinaia di ritratti, raccolti anche in un bel catalogo. E il tutto fa parte di un festival interessante, Fotoleggendo.

b LuisaNei video-bar e nelle discoteche dell'epoca, specialmente di Roma (dal Black Out all'UonnaClub all'intramontabile Piper), ma anche in feste private, Ignani predisponeva un set preferibilmente neutro e invitava i presenti a farsi ritrarre. Il risultato del progetto -iniziato nel 1982 e terminato tre anni dopo- è una galleria di quattrocento immagini in bianco e nero, selezionate e riproposte per la prima volta in una mostra che intende valorizzare l'originaria vocazione seriale del progetto e rintracciarne le più ampie implicazioni descrittive.
Dietro una rappresentazione standardizzata e apparentemente distaccata di quel mondo, si nasconde infatti l'esigenza del fotografo di cogliere le specificità individuali e la trama creativa dei nuovi stili di vita. Ignani si dedica a registrare e a valorizzare i minimi dettagli e i segni distintivi del popolo dark: il trucco, gli accessori e le acconciature sono i grandi protagonisti delle immagini, e sono gli stessi elementi che successivamente, come spesso accade, saranno riassorbiti dal mondo della moda.
b KlaritaAlla mostra si accompagna la pubblicazione di un libro curato dalla galleria s.t.. Non un semplice catalogo, ma un progetto editoriale che punta ad abbinare le immagini a testi di matrice diversa. Oltre all'articolo di D'Agostino, scritto nel 1985 per la rivista "Rockstar", viene riproposto un racconto dello scrittore Emanuele Trevi, apparso sulle pagine romane de "La Repubblica", che vede come protagonista un adolescente romano di ritorno dal suo viaggio iniziatico a Londra: Un punk sulla spiaggia di Ostia.
Concepiti per l'occasione sono invece il testo della giornalista de "L'Unità" Daniela Amenta -un commosso ma anche spiritoso amarcord sull' "avere vent'anni trent'anni fa", e quello di Paola Paleari -curatrice con Matteo Di Castro del progetto- la quale riconduce la lettura delle immagini e dell'immaginario di quell'epoca al contesto attuale.

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Memories fade

"Memories fade but the scars still linger, I cannot grow, I cannot move, I cannot fell my age, The vice like grip of tension holds me fast, Engulfed by you, What can I do, When history’s my cage... Look foward to a future in the past".